giovedì 19 luglio 2012

Gli sfratti rappresentano un problema soprattutto per i padroni di casa.

Leggevo, devo dire abbastanza irritato, un articolo su La Stampa di ieri, mercoledì diciotto luglio, il cui titolo era "Emergenza sfratti arriva la moratoria". Indubbiamente la situazione a Torino è critica ed altrettanto fuori discussione è il fatto che l'essere allontanati dalla propria casa possa rappresentare una vera e propria tragedia per molte famiglie. Vorrei tuttavia ricordare che all'allontanamento forzato con quanto di drammatico ne consegue, si giunge solo dopo un'iter estenuante soprattutto per coloro dei quali, nell'articolo in questione, sembrano tutti essersi dimenticati: i proprietari degli alloggi.Prima di riuscire ad ottenere l'esecuzione, infatti, il padrone di casa sarà passato attraverso un vero e proprio calvario stante di mesi di attesa per affitti mai pagati, lettere di avvocati con intimazioni di pagamento, telefonate, colloqui ed incontri con gli inquilini al fine di comprenderne le problematiche ... poi, estrema ratio, quando non intravederà altro sbocco alla situazione si procederà allo sfratto. Dal momento della decisione, dura anche per chi la prende, passeranno tra cominicazione all'inquilino, fissazione dell'udienza, termini di grazia e quant'altro almeno sei o sette mesi per ottenere la "liberazione" della proprietà da quella che, a tale punto, sarà diventata una vera e propria "occupazione abusiva". In tutto questo tempo i proprietari degli appartamenti in questione non solo si saranno visti occupare, magari anche con arroganza, le prorie case ma ... al danno si aggiunge la beffa: avranno dovuto pagare un'IMU maggiorata dato che, per lo Stato, si tratta comunque di alloggi affittati e dichiarare, quindi pagare, redditi anche se non percepiti. Mi piacerebbe spostare l'attenzione sulla faccia opposta della medaglia e considerare che chi possiede più appartamenti è molto spesso una persona che ha lavorato duramente per tutta la vita costruendosi un capitale che può rappresentare un reddito o una pensione e come tale dovrà essere tutelato. Pagare le tasse è giusto e doveroso e chi scrive mai istigherebbe a fare altrimenti ma deve esserci una ragione, un significato nell'esazione; un motivo tra i tanti dovrebbe constare proprio nella tutela di chi adempie ai propri doveri contro coloro che, al contrario, questo atteggiamento non vogliono o non possono tenere. Il problema sociale esiste, certo, ma è un dramma molto spesso a due facce; la soluzione non spetta all'una come all'altra parte poichè per questo abbiamo e manteniamo un Governo ed un Parlamento dai quali sarebbe lecito aspettarsi una risposta soddisfacente per entrambe le fazioni.

martedì 17 luglio 2012

Si stanno perdendo fiducia e voglia di fare

Non credo di essere il solo a sentire nell'aria un generale senso di sfiducia ed un conseguente calo del desiderio di mettersi in gioco. E' come se aleggiasse una mancanza di voglia di fare ... "tanto le cose vanno così ... Per cosa lavoro? Per quale ragione mi dovrei dannare l'anima?" In questo esatto istante sotto il mio ufficio a Torino si sta svolgendo una protesta di autisti di autobus che sta semi paralizzando il traffico cittadino ... non conosco le loro ragioni ma so per certo che questa è l'ennesima manifestazione di rabbia e dissenso ... se non addirittura disperazione. A Torino i nuovi poveri stanno aumentando ad una velocità impressionante, almeno a leggere i quotidiani e sono sempre di più le famiglie che stentano ad arrivare alla fine del mese: che questo sia un problema, per tutti, mi pare evidente anche perchè quando la crisi diventa profonda non esistono più le cosiddette isole felici. Mi auspicherei di vedere, giunti a questo punto, scendere, almeno per qualche attimo, dai colli dove è ospitata nei suoi "castelli" la Nuova Nobiltà che ci governa perchè la gente pare davvero ormai esasperata. Dico questo perchè ho paura della "folla", della "piazza", della "moltitudine" disperata ed esasperata poichè essa può rappresentare una variabile impazzita ed incontrollabile ... ma lo dico anche perchè credo che il lavoro, per chi ha voglia di lavorare!!, e la conseguente dignità derivante da uno status sociale degno siano un diritto inalienabile dell'essere umano. Non penso sia facile vivere senza sapere cosa ne sarà del proprio futuro, del proprio lavoro, della propria famiglia domani: una spada sospesa sul capo in attesa che possa colpire.

mercoledì 11 luglio 2012

Restituite simbolicamente le chiavi degli impianti di risalita di Bardonecchia e della Via Lattea

Una delle mie grandi passioni è lo sci, ho avuto la fortuna di potere viaggiare parecchio sia in Italia che all'estero e sono convinto che la varietà di piste e paesaggi delle montagne della Valle di Susa sia difficilmente eguagliabile. Già solo nel comprensorio della Via Lattea, a me particolarmente caro, un appassionato di sport invernali può sfogarsi su una molteplicità di pendii dai più semplici, adatti ai principianti, ai più ripidi con dislivelli difficilmente trovabili altrove come il Monte Sises a Sestriere o il Monte Motta sempre a Sestriere;il fatto poi di ospitare una delle pinete più alte d'Europa concede l'opportunità di avere lunche piste/passeggiata di media difficoltà nelle quali sia possibile sciare anche quando il tempo sia meno clemente. Ciò detto sono stato colpito nel leggere un articolo sulla stampa di ieri, martedi' dieci luglio 2012, in cui si diceva che, simbolicamente, i proprietari degli impianti di risalita della Via Lattea e di Bardonecchia, ne avrebbero restituito le chiavi alla Regione in segno di protesta per le mancate sovvenzioni. Personalmente credo che l'Italia sia una delle poche, se non l'unica Nazione, in grado di potere vivere autonomamante solo con l'industria del Turismo: abbiamo i mari più belli del mondo in Sardegna, Sicilia,Calabria, una campagna unica come quella Toscana, i Laghi e le montagne più belle d'Europa ... ed anche i ghiacciai...abbiamo la Storia e la Cultura ... dalle rovine dell'antica Roma ad alcuni tra i musei più rinomati del Globo. Questo patrimonio deve essere tutelato dallo Stato, dalle Regioni,dalle Province e dai Comuni poichè, se il turismo funzionasse veramente, ogni situazione ad esso correlata ne potrebbe trarre beneficio. Le montagne del Piemonte sono un "capitale" regionale ma la gestione degli impianti senza sovvenzioni, allo stato attuale, temo sia impossibile. Trovo strumentale anche quanto scritto su Specchio dei Tempi di oggi da un lettore il quale sostiene che se la Regione fornisse aiuti dovrebbe ricevere come contropartita degli utili....penso, al contrario, che tutelare il patrimonio Regionale sia per Essa un dovere e credo che il migliore sfruttamento delle nostre montagne porterebbe di per sè introiti insperati: ne gioverebbero gli alberghi, i locali, i ristoranti, i negozi ma anche l'Aereoporto, le autostrade oltre alla città di Torino stessa dove, probabilmente, i turisti esteri avrebbero interesse a fare una piccola sosta culturale e, perchè no, gastronomica sfruttando la varietà di cucina e di vini delle nostre colline. Cavalcare l'onda del qualunquismo può anche andar bene finchè non si perde l' obbiettività: distruggere e criticare, infatti,è certamente molto più semplice che costruire. Mi augurerei che Stato e Regioni cominciassero ad incentivare, ad aiutare ed a sostenere l'imprenditoria in genere soprattuto allorquando questa operi nell'ambito di patrimoni nazionali senza doverne ricevere in cambio degli oboli ma, piuttosto, comprendendo che ricchezza genera ricchezza e quando la macchina dovesse iniziare a girare tutti noi ne godremmo gli auspicati benefici.

giovedì 5 luglio 2012

La mia esperienza con i bambini Asperger

Ho avuto l'opportunità di entrare in contatto con la realtà della Sindrome di Asperger in occasione del mio terzo libro: Tre Bravi Ragazzi. Tutto nacque per caso parlando con un amico il cui figlio ne è affetto e che ha, dal nulla, fondato Lo Gnomo ASPirino, un personaggio nato al fine di divulgarne la conoscenza nelle scuole e negli ospedali. Ho avuto, a mezzo proprio dello Gnomo ASPirino, la possibilità di essere ricevuto dal dottor Maurizio Arduino responsabile del Centro C.A.S.A ( Centro Autismo e Sindrome di Asperger) all'interno dell'Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì, vicino a Torino. Hans Asperger, pediatra viennese, ne fu, negli anni 40, lo scopritore: egli notò in alcuni dei suoi piccoli pazienti quella che definì "Psicopatia Autistica" ossia scarsa interazione sociale, difficoltà di comunicazione e dedizione particolare, quasi paranoica, a specifici interessi.Negli anni'90 la Sidrome venne inserita tra i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo all'interno dello Spettro Autistico. Ciò che mi ha particolarmente colpito è stato l'apprendere come esista mai o quasi mai un Asperger uguale ad un altro e le modalità con le quali si palesa siano sempre o quasi sempre differenti tra loro. Il dottor Arduino mi ha spiegato come per i neuropsichiatri infantili sia importante individuare la malattia prima possibile, addirittura nei dieci/dodici mesi di vita al fine di poter, per così dire, incanalare nel miglior modo verso i binari della normalità il disturbo; se è vero, infatti, che, allo stato attuale, non si ha conoscenza di una geneticità nella casistica, è altrettanto certo che coloro che ne sono affetti possono essere aiutati ed indirizzati al fine di, per così dire, normalizzare, i propri comportamenti. Il progetto punta, tra le altre cose, proprio alla sensibilizzazione dei genitori e dei pediatri, i primi a potere entrare in contatto con i bambini, allo scopo di una più rapida diagnosi, fondamentale, come si è detto, per inquadrare il piccolo paziente in una realtà meglio vivibile per se stesso e per gli altri. Mi venne spontaneo chiedere come fosse possibile diagnosticare simili patologie in pazienti tanto piccoli ( dieci/dodici mesi appunto)e la risposta mi fu sorprendente: i bambini, benchè non parlino ancora, sono soliti a quell'età, indicare molto le cose ...usare le manine ... un bambino Asperger tendenzialmente no. Questa affermazione mi ha, per così dire, aperto un mondo, nel senso che ho razionalizzato come, noi adulti, spesso sottovalutiamo piccoli "indizi" nella personalità di bambini e ragazzi facendo passare, a volte, per normale ciò che normale non è. Il ventaglio di possibilità di manifestazione della Sindrome è davvero a trecentossessanta gradi: pare esistano delle menti assolutamente geniali che ne sono affette e per le quali essa non rappresenti, probabilmente, nemmeno un disturbo ma, sia, al contario, quella punta di "lucida e sana follia" necessaria per creare ... inventare. In altri casi ho potuto invece notare reali limitazioni nei soggetti colpiti che, a mio avviso, potrebbero essere causa di problemi nella vita di tutti i giorni. A questo punto vorrei lasciare una domanda: può, forse, in qualche modo, esistere una sorta di "predestinazione" dell'essere umano?

mercoledì 4 luglio 2012

Un pò di poesia si è persa

A volte, guardandomi indietro, penso, forse con un pò di nostalgia, che la mia generazione ... i quarant'enni di oggi, abbia avuto una grande fortuna: quella di potere vivere i cosiddetti "anni 80" ... che certamente presentavano un fascino ed una poesia che oggi si sono un pò persi. Chi si ricorda l'emozione, la novità, l'entusiasmo del primo lancio dello Space Shuttle? ... Era il 12 aprile 1981 ... io avevo otto anni ma qualcosa ancora conservo di quei momenti: la grande televisione in salone davanti alla quale giocavo con una palla di gomma da solo a calcio mentre la guardavo ...ad esempio. Già l'81 ... poco prima l'attentato a Reagan ( era il 30 marzo 1981) e poco dopo quello a Papa Wojtyla ( era il 13 maggio 1981). Ecco ... Papa Wojtyla penso sia una "presenza" da mettere nel cosiddetto "scrigno delle cose da salvare". Ero piccolo quando salì al soglio pontificio, il 16 ottobre del 1978, avevo cinque anni e non ricordo molto di quel giorno ma so bene cosa ho fatto il 2 aprile 2005, giorno della Sua morte: ero in macchina in autostrada e, come molti, stavo attaccato alla radio per sentire gli ultimi notiziari. Quando venne data la notizia dovetti fermarmi e piansi a lungo, come se mi fosse mancato un affetto diretto e, probabilmente, proprio questo è stato ... perchè quel Papa è riuscito ad entrare nell'anima della gente, anche di quelli che, come me, non hanno mai avuto la fortuna di conoscerLo direttamente. La nostra generazione ha potuto ammirare il genio di Maradona ed il gol, non a caso dichiarato unanimenmente il piu' bello di tutti i tempi, fatto agli inglesi nei quarti di finale dei mondiali dell'86 ... non certo per errore Diego è stato eletto da un sondaggio popolare FIFA il migliore giocatore del secolo nel 2000! Poco tempo fa lessi uno splendido articolo di Gramellini sulla Stampa, mi pare fosse fine aprile, intitolato "Perchè Messi non è Maradona" ... non c'è nulla da aggiungere, Messi non è Maradona e noi, solo noi, lo abbiamo potuto vedere palleggiare con le arance! Certamente i computer, i cellulari, ci hanno semplificato la vita ... io per primo non potrei scrivere nè lavorare godendomi al contempo le bellezze dei posti magnifici che la nostra Italia ci sa regalare senza "l'ausilio" della tecnologia ma ... un pò di poesia per strada si e'persa ... Anche nel cinema che da sempre è stato palestra per la sperimentazione di tecniche sempre più avveniristiche un certo tocco non c'è più: sarà bello Mission Impossible ma io continuo a preferire i film di Bud Spencer e Terence Hill, Totò ed Alberto Sordi.