lunedì 26 ottobre 2015

Perchè Marquez non ha scippato solo Valentino ma anche noi. Diciamocelo francamente, per gli amanti dei motori era rimasta la Moto GP poichè la Formula1 ha imboccato la strada della noia già da tempo: adesso grazie ad un ragazzetto per certo bravo sulle due ruote ma meno oculato nella gestione della propria immagine, gli amanti di questo sport sono stati scippati del piacere di assistere ad un finale di Mondiale vero e combattuto. Se, come alcuni sostengono, Marquez avesse fatto semplicemente la propria gara e combattuto lealmente sarebbe, con buona probabilità, partito all'inseguimento di Pedrosa od andato in fuga con lui visto la superiorità del mezzo invece di mettere in scena una farsa per lo sport, per i piloti e per il pubblico: evidente come abbia lasciato strada Lorenzo e mi chiedo, ironicamente, perchè non abbia ingaggiato con questi la medesima lotta che subito dopo ha iniziato con Valentino, non certo perchè lo spagnolo fosse così tanto piu' veloce; una volta avuto dietro l'italiano gli avrebbe dolcemente fatto da tappo oppure ingaggiato un duello al limite del regolamento ben sapendo di non avere nulla da perdere. Quello che ancora di piu' mi ha stupito, tuttavia, sapete cosa è stato? Il fatto di sentire ieri sera su Sky Giacomo Agostini negare tutto questo, che per me altro non è che evidenza pura, difendendo i due spagnoli: l'unica colpa che onestamente mi sento di attribuire a Valentino è quella di aver alzato un polverone il giovedi...si, quello, forse è stato l'errore.

venerdì 23 ottobre 2015

Ultimamente si parla, magari anche a sproposito, dei limiti tra "legittima difesa" ed "eccesso di difesa". Per certo reputo la discriminante non possa essere "l'arma usata per offendere" poichè, in tale modo, si lascerebbe la scelta del campo di battaglia a chi abbia l'intenzione di violarci od offenderci... e mi spiego: se Tizio si introducesse a casa di Caio a mani nude, senza armi, qualunque difesa attuata da parte di Caio che non fosse anch'essa a mani nude rappresenterebbe un eccesso ma...se Tizio fosse un soggetto per ipotesi dedito ad arti marziali in grado di uccidere con il semplice uso delle mani... quale sarebbe la misera sorte di Caio? Ammetto questo possa essere un eccesso ma reputo che anche il clima di paura, quasi terrore, nel quale quotidianamente viviamo non possa essere accettabile. I punti allora sono, a mio modesto avviso, unicamente due: il primo ammettere che chi si introduca illegittimamente a casa di qualcuno, violando magari sistemi di sicurezza e quanto altro, sia disposto a correre il rischio cosciente di una reazione qualunque essa sia; il secondo, un principio ancor piu' importante, secondo il quale noi cittadini non dovremmo in alcun modo essere impegnati nè coinvolti in queste discussioni poichè uno Stato di Diritto non dovrebbe demandare al cittadino la sua difesa bensì dovrebbe essere in grado di garantirla contro minacce e violenze provenienti da chi abbia scelto di vivere al di fuori dei limiti della Legalità e della Legge dallo Stato stesso stabiliti.

lunedì 5 ottobre 2015

Per certo quando un essere vivente si libera da un giogo materiale, psicologico od, addirittura, culturale, sente la necessità di urlare la propria libertà al mondo intero. Reputo tuttavia che certe posizioni siano particolarmente delicate anche e soprattutto poichè richiedono la capacità, ammettiamolo non comune, di porre altri interessi innanzi ai propri. Un sacerdote è pur sempre un uomo, come tale debole, al quale possono e devono essere concesse le medesime libertà ed identiche attenuanti di chiunque altro purchè, a mio modesto avviso, a mezzo del suo comportamento non intenda trascinare cio' che avrebbe dovuto rappresentare e difendere nel fango come se, così facendo, potesse sperare in una sorta, se non di redenzione, perlomeno di catarsi anelata. Inutile specificare i termini della questione , posso solo esternare quella che è stata la mia sensazione: mi sono sentito estremamante spiazzato per non dire disgustato da un comportamento divenuto uno show in cui un uomo di Chiesa pareva quasi godere nel metterLa tutta in grande imbarazzo. Non sarebbe forse stato meglio ed anche maggiormente degno, ritirarsi in silenzio senza tanto clamore? Perchè, in nome di un'uguaglianza nella quale davvero credo, si debbono mettere in scena spettacoli nei quali il vero orgoglio pare essere quello della diversità?