domenica 13 novembre 2016

Labor Laboratorio di scrittura

LABOR. Laboratorio di scrittura. Devo ammettere che fa un certo effetto ritornare a scuola! Eh si, perchè l'Istituto Sociale dei Padri Gesuiti di Torino è stata la scuola dove ho passato gli anni dalle elementari fino al liceo: ricordo quell'atrio in cui, a volte, tentavo di inventare l'ultima scusa per non entrare in classe quando, in prima elementare, venivo considerato dislessico a causa del fatto che non riuscissi a leggere, arcano poi risolto comprendendo come io lo sapessi fare ma, al contrario; ricordo quelle scalinate sulle quali mio papà, che spesso mi accompagnava prima di andare in Ospedale, puntulamente mi "beccava" quando mi fingevo zoppo per evitare le ore di educazione fisica nelle quali si giocava a pallavolo; ricordo i miei dieci in Matematica, Fisica, Chimica...io che sono finito a lavorare con le parole invece che con i numeri come tutti avrebbero pensato; ricordo il mio 2 fisso e puntuale di Disegno con il Professore che ha sempre creduto che lo prendessi in giro mentre io, a disegnare, sono proprio una frana; ricordo Paola Vigna, la Professoressa Vigna, la mia insegnante di Storia ed Italiano con la quale ho iniziato questa nuova avventura proprio nello stesso Istituto dove ho imparato a leggere escrivere. Il progetto ambizioso ma il supporto della mia casa editrice, Il Gruppo Albatros il Filo, il prezioso aiuto del Professor Enrico Serra ed il blasone dell'Istituto dal quale siamo ospitati mi fa ben sperare. Il Gruppo Albatros ha, infatti, messo in palio la pubblicazione assolutamente gratuita di un libro tra tre che verranno scelti dalla Professoressa Vigna, dal Professor Serra e dal sottoscritto: i ragazzi avranno cosi' un doppio feedback, il nostro e quello di una Casa Editrice vera mentre, quello che verrà scelto, avrà la possibilità di vedere il proprio lavoro edito e presente nelle librerie, sui canali di acquisto di Internet e quanto altro. Per il primo anno i corsi saranno due: il primo, dedicato ai ragazzi delle scuole medie, diviso in "corso base" ed "avanzato"; il secondo aperto a ragazzi e ragazze dai sedici anni in su senza limite di età, composto da tredici incontri a partire da fine gennaio. Vorremmo far comprendere a tutti l'importanza del saper comunicare al di là di quella che potrà poi essere una scelta professionale futura poichè, non scordiamoci, anche un libro di fisica viene spiegato a parole!

venerdì 2 settembre 2016

Una risposta italiana alla deficienza di rispetto e cultura storica dei giornalisti o presunti tali dello Charlie Hebdo. Quando, anche a causa delle vostre assurde, volgari ed insensate vignette avete scatenato la furia cieca ed esecrabile di un manipolo di folli terroristi, noi ci siamo stretti a voi dipingendoci la faccia con i colori della vostra bandiera ben guardandoci dal deridere la vostra nazione ed i vostri Servizi. Oggi, nel giorno del lutto e del dolore per la nostra Nazione, voi mostrando a pieno quella deficienza storica e di rispetto che vi contraddistingue, non vi siete vergognati di ironizzare biecamente sulle Nostre disgrazie senza tenere conto che il dolore non ha colori nè squadre. Non avete considerato,nella vostra deficienza, come quei borghi rappresentassero un patrimonio storico vecchio magari di centinaia di anni; non avete considerato come molte di quelle case avessero subito l'ultima sciagura nel milleseicento ed in tale epoca fossero state ricostruite; non avete considerato come si stia parlando di centinaia di morti, uomini, donne, bambini ed animali; avete disprezzato noi ed il nostro dolore. Non ci si puo' credere inataccabili nè tantomeno ergere a giudici della Vita e della Morte mancando di rispetto a chi la vive o l'ha vissuta. Vorrei lasciarvi con le ultime parole della Prefazione a "Se questo è un uomo" di Primo Levi, un monito per coloro che non ebbero rispetto per le vittime dell'Olocausto affinchè lo siano anche per voi, giornalisti irrispettosi delle vittime del nostro terremoto. Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa, andando per via, coricandovi, alzandovi; ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi imedisca, i vostri nati torcano il viso da voi.

sabato 13 agosto 2016

Controlli nei porti. In questi giorni si parla moltissimo del livello di allerta e delle conseguenti misure di prevenzione attuate nei nostri porti: assistiamo a code, attese e quanto altro. Perdonatemi ma io vorrei spezzare una lancia a favore del nostro Governo che non nascondo di non amare particolarmente ma che, in questo caso, reputo agire degnamente. Da scrittore mi sono spesso chiesto quanta noncuranza vi fosse nei controlli durante gli imbarchi sui nostri traghetti e quanto facile potesse essere per un potenziale terrorista colpirci proprio lì. Non ho mai scritto alcunchè a riguardo per la semplice ragione per cui reputo sia sempre meglio evitare di innescare strani meccanismi inculcando idee malsane in assoluto....Ma leggendo e sentendo di quanto sta accadendo oggi ho ritenuto non piu' un tabu' parlarne: stiamo combattendo una Guerra subdola contro un nemico invisibile nella quale non esiste un Codice nè un'Etica. Personalmente mi sentivo molto piu' in pericolo nei tempi in cui imbarcarsi su di un traghetto era la cosa piu' semplice ed esente da controlli che si potesse immaginare. Ma ci pensate? Fino a ieri chiunque avrebbe potuto portare a bordo qualsiasi cosa senza nemmeno rischiare il controllo: ti guardavano la carta d'imbarco e nulla piu'. Diciamo forse che siamo rimasti un po' a dormire sotto questo aspetto e che, con le tecnologie attuali, qualche procedura piu' rapida sarebbe potuta essere individuata ma tant'è ed io comunque plaudo al lavoro delle Forze dell'Orine ed a queste misure che, anche se magari scomode, certamente sono atte a garantire la nostra incolumità.

mercoledì 29 giugno 2016

Aimè...gli esterofili... Mi capita sempre piu' spesso di ascoltare discorsi o leggere post e quanto altro di persone...italiani...che altro non fanno che denigrare il nostro Paese ed i loro connazionali: " gli italiani sono sempre maleducati", "gli italiani si fanno riconoscere", "io vorrei tu stessi un giorno qui e vedessi come sono maleducati gli italiani", "vivrei ovunque tranne che qui in Italia"...e potremmo continuare all'infinito. Vorrei ricordare a queste persone, le quali molto spesso sputano nello stesso piatto dove mangiano perchè poi ce le ritroviamo quasi sempre in Italia a fare qualche lavoro, che il nostro Paese è unico per Storia, Cultura, Geografia, Arte ed è forse l'unico che potrebbe, realmente vivere di solo turismo. Che "l'erba del vicino sia sempre piu' verde" si sa ma vogliamo ricordarci gli scempi compiuti dai tifosi olandesi a Roma? ...E lo schifo, perchè questa è l'unica parola, accaduto in Francia nel corso di questi Campionati Europei di Calcio?...Di tutto si è parlato tranne che di tifosi italiani. Non nascondo di provare profondo astio verso coloro che denigrano la nostra Nazione ed i Suoi abitanti, astio ancora maggiore quando a farlo sono gli stessi Italiani colpiti da quel sentimento tanto modaiolo ma molto provinciale dell'esterofilia. L'italiano sa essere un gran signore: non scordiamo mai che si puo' essere "cafoni vestiti d'oro" e "signori vestiti di stracci".

giovedì 9 giugno 2016

PENSANDO AI CASI DI "DELITTI PREANNUNCIATI". Ieri sera seguivo una trasmissione nella quale un esperto commentava la morte della povera Sara Di Pietrantonio, la ragazza uccisa dal suo ex fidanzato...carbonizzata: bene questo Professore Universitario vedeva la soluzione del problema in una migliore "educazione dei ragazzi al sentimento della gelosia" e focalizzava gran parte del Suo discorso in tali termini. Personalmente, da uomo di legge che, purtroppo, ha potuto e dovuto nella sua carriera vedere ed assistere a tutto o quasi, sono rimasto basito dall'udire una simile affermazione considerata ..."una perla di saggezza." Personalmente credo che il punto vero e reale sia da trovarsi altrove, nel cosiddetto "uovo di colombo": se stessimo ad analizzare, magari anche caso per caso, sciagure simili potremmo vedere come gran parte di esse, se non addirittura la totalità, altro non sia che la prevedibile conseguenza di comportamenti asfissianti e paranoici dei quali la vittima aveva sempre fatto segnalazione alle Forze dell'Ordine.Nella mia carriera di legale ho dovuto affrontare almeno un paio di situazioni analoghe che ancora non hanno trovato soluzione, nel senso che i comportamenti violenti - tanto fisicamente quanto psicologicamente - da parte dell'uno proseguono così come non trova serenità la pace turbata dell'altro; purtroppo - e questo non a detta mia ma di magistrati anche amici ai quali mi sono rivolto - "la Legge italiana lega le mani alla Giustizia stessa" tanto che non si possa immaginare di auspicarsi un intervento risolutore da parte di alcuno finchè..."non vi scappi il morto". Bene, ritengo questo sia il vero nodo da sciogliere:smettiamola di considerare chi cerca aiuto o chi si sente vittima lui o lei stessa un maniaco od una pazza. Diamo ascolto a chi si rifugia nella Giustiza ancora credendoci e forse riusciremo a prevenire prima di comprendere che non vi sia piu' alcuno da curare.

venerdì 27 maggio 2016

SMETTIAMO DI AFFERMARE CHE AMARE GLI ANIMALI SIA UN PECCATO.... Oggi, sceso da cavallo, dopo averla pulita, l'ho riportata nel suo prato ed attraversando il maneggio per arrivarci, pensavo allo spettacolo che offre il piccolo Ranch del mio amio Luigi. Non è un vero e proprio maneggio di quelli eleganti e super fighi ma un "Ranch" dove, tra cavalli che mangiano sereni la loro erba si possono trovare una capretta con i piccoli, alcuni appena nati altri di qualche mese, una chioccia con i pulcini che la seguono, due puledrini che non si staccano dalle loro mamme, due cani meravigliosi, Black e Mafalda, padroni di casa ai quali davvero manca solo la parola e qualche scoiattolo che gira indisturbato. Pensavo che se un bambino di città potesse passare anche solo un giorno alla settimana in un posto simile capirebbe che la famosa "Fattoria di Nonna Papera" dei fumetti di Topolino non è poi così distante dalla realtà: eh si, solo che da "Nonna Papera" Ciccio era un grosso papero mentre al Mini Ranch dello zio Luigi è un capretto in carne ed ossa allattato a biberon quando, a soli sette gorni, perse la mammina e che adesso si crede un cagnolino. Rincasando, poi,ho letto a pagina 18 del "la Stampa" di oggi, venerdi' ventisette maggio, un articolo che mi ha rattristato intitolato: "I bambini crudeli con gli animali. Il 27 per cento ama maltrattarli. L'età peggiore? A quattro anni"...l'articolo si conclude con queste precise parole..."Assassini, stalker, partner violenti, esponenti della malavita organizzata e delle gang malavitose, soggetti affetti da disturbo della condotta e antisociale potrebbero avere in comune un comportamento violento verso gli animali." Direi sia allora il caso di smetterla con questi proclami alla Don Mazzi mentre forse, piu' utile sarebbe ricondurre i nostri bambini al senso vero della Vita, alla reatà delle cose facendo loro apprezzare la serenità di un tramonto,la purezza di un fiore, la dolcezza di un cucciolo: forse cresceranno un po'piu' "animalisti" ma, sono sicuro, staranno lontani da mali peggiori quale, una su tutte, la droga....e magari avremo anche meno bisogno di personaggi come Don Mazzi...

venerdì 8 aprile 2016

Vado contro corrente ma mi sento di affermare di non essermi sentito offeso o peggio dall'intervista di Bruno Vespa al figlio del boss Riina in Porta a Porta. Purtroppo la mafia fa parte della nostra Storia ed è, volenti o no, un fenomeno, se non culturale, comunque di cultura... atavico. Per questa ragione il sentire dalla sua voce come il figlio di un boss, del capo dei capi, sia vissuto negli anni del "potere" del padre o della sua latitanza penso sia stato, anzi fosse, finalmente utile. Troppi si sono scagliati contro la trasmissione ed il suo conduttore leggendo la situazione, a mio avviso, nel modo piu' semplicistico possibile; in realtà, se tutti riflettessimo a freddo, comprenderemmo che lo scopo dell'intervista sia stato assolutamente raggiunto. Tutti e dico tutti si sono sentiti indignati da come il figlio di un delinquente fosse libero di vivere non cento ma mille volte meglio di quello di un onesto operaio, da come anche il peggiore dei reati, l'omicidio, fosse accettato come un male cessario all'interno di un certo modus vivendi et operandi. Non credo, allora, sia piu' utile chiudere gli occhi di fronte ad ingiustizie, soprusi e quanto altro di nefando vi sia ma piuttosto mostrarli, anche a rischio di "creare dei casi" perche...se tutti si incazzassero dinnanzi alla malagiustizia, forse, la Giustizia trionferebbe.

mercoledì 23 marzo 2016

E'questa la Terza Guerra Mondiale? C'è chi lo sostiene ed io, francamente, non mi sento di biasimare una simile posizione. Vorrei tuttavia ricordare che la Guerra ha un suo proprio codice etico delle regole, dei precisi limiti oltre i quali non si è piu' soldati ma semplici criminali comuni. E si, perchè... non eroe, non combattente, non soldato ma semplice criminale è chi entra in un teatro, in un aeroporto ancor prima di avere avuto almeno l'ardire di superare dei controlli, in un ristorate od in un bar sparando alla cieca su persone senza lasciare loro la possibilità di difendersi. Dicono che la religione Islamica ed il Suo mondo non siano violenti nè predichino la violenza....allora, forse, sarebbe il caso che iniziassero a dimostrarcelo. Sento difendere, anche in televisione, posizioni indifendibili alle quali, con ottima probabilità, la sola risposta sensata venne data da Oriana Fallaci quando disse che "non tutti gli Islamici sono terroristi ma tutti i terroristi sono Islamici." Vorrei lanciare una preghiera per tutte le vittime da Parigi a Bruxelles con una piccolissima riflessione....esiste un Dio e, per certo, questa notte le vittime avranno la pace mentre per gli assassini si saranno aperte senza ritorno le porte di un Inferno: questa è Giustizia almeno così mi piace pensare.

domenica 28 febbraio 2016

Tempo fa ebbi un'animata discussione con un caro amico riguardo alle adozioni da parte di coppie omosessuali. Personalmente ero e sono contrario: sono contrario perchè nessuno di noi sa per davvero come possa funzionare l'imprinting nei fanciulli e sono contrario poichè credo che l'avere "due mamme o due papà" potrà essere causa di serie difficoltà nelle relazioni con i compagni da parte dei bambini stessi. Quest'amico mi disse, pero', che se l'alternativa per quel bimbo o quella bimba fosse stata la strada...beh, allora questo tipo di adozione potrebbe anche avere avuto un senso, potrebbe essere stata comunque un'opportunità nella vita di un essere umano: non condivido a pieno questa posizione poichè ben so quanto sia gia' difficile per una coppia eterosessuale adottare e mi chiedo per quale regione  questa opportunità debba essere estesa od addirittura semplificata verso dei rapporti che, a mio parere,sono e rimangono contro natura...ma tant'è. Baipassando questo discorso reputo che oggi noi tutti siamo stati messi di fronte ad uno scempio che griderebbe vendetta: cio' di cui, un nostro "politico"...tale Vendola è stato capace, penso, necessiti di spiegazioni e...spiegazioni palusibili. Non è stato tolto un bimbo dalla strada, non è stato aiutato un esserino bisognoso ma è stato concepito, fatto nascere e sottratto alla madre naturale un figlio per farlo vivere nell'agiatezza di due...padri ...non così naturali! Ma che scempio è mai questo?

mercoledì 27 gennaio 2016

Le nudità coperte dei Musei capitolini. Scrivo di pancia...gut feeling come dicono gli inglesi perchè davvero non riesco a realizzare la notizia e spero ancora sia una bulrla. Figuratevi che ho letto da qualche parte che in occasione della visita di un leader straniero, al fine di non urtarne la sensibilità, sono stati coperte le opere d'arte della nostra capitale... dei Musei Capitolini! Sto ancora ridendo! Ma figuriamoci! Non ci credo!...Va bene tutto ma potremmo mai davvero essere governati da persone tanto grette ed ignoranti da non conoscere la Nostra Cultura, la Nostra Arte, la Nostra Storia fino a ritenere "offensive" opere che ne hanno scritto alcune delle pagine piu'gloriose nei libri e nei secoli? Si, perchè... oggigiorno, sapete sembra non essere "offensivo" danzare nudi sopra di un carro... uomini vestiti da donne e viceversa tanto da permettere di esibire lo spettacolo in vie, corsi e piazze davanti perfino agli occhi dei bambini ma, da oggi, sembra sia osceno osservare la nudità di un' opera gelosemente custodita nei Capitolini...No dai, è un incubo notturno, domani ci svegliamo ed è tutto passato...