mercoledì 29 giugno 2016

Aimè...gli esterofili... Mi capita sempre piu' spesso di ascoltare discorsi o leggere post e quanto altro di persone...italiani...che altro non fanno che denigrare il nostro Paese ed i loro connazionali: " gli italiani sono sempre maleducati", "gli italiani si fanno riconoscere", "io vorrei tu stessi un giorno qui e vedessi come sono maleducati gli italiani", "vivrei ovunque tranne che qui in Italia"...e potremmo continuare all'infinito. Vorrei ricordare a queste persone, le quali molto spesso sputano nello stesso piatto dove mangiano perchè poi ce le ritroviamo quasi sempre in Italia a fare qualche lavoro, che il nostro Paese è unico per Storia, Cultura, Geografia, Arte ed è forse l'unico che potrebbe, realmente vivere di solo turismo. Che "l'erba del vicino sia sempre piu' verde" si sa ma vogliamo ricordarci gli scempi compiuti dai tifosi olandesi a Roma? ...E lo schifo, perchè questa è l'unica parola, accaduto in Francia nel corso di questi Campionati Europei di Calcio?...Di tutto si è parlato tranne che di tifosi italiani. Non nascondo di provare profondo astio verso coloro che denigrano la nostra Nazione ed i Suoi abitanti, astio ancora maggiore quando a farlo sono gli stessi Italiani colpiti da quel sentimento tanto modaiolo ma molto provinciale dell'esterofilia. L'italiano sa essere un gran signore: non scordiamo mai che si puo' essere "cafoni vestiti d'oro" e "signori vestiti di stracci".

giovedì 9 giugno 2016

PENSANDO AI CASI DI "DELITTI PREANNUNCIATI". Ieri sera seguivo una trasmissione nella quale un esperto commentava la morte della povera Sara Di Pietrantonio, la ragazza uccisa dal suo ex fidanzato...carbonizzata: bene questo Professore Universitario vedeva la soluzione del problema in una migliore "educazione dei ragazzi al sentimento della gelosia" e focalizzava gran parte del Suo discorso in tali termini. Personalmente, da uomo di legge che, purtroppo, ha potuto e dovuto nella sua carriera vedere ed assistere a tutto o quasi, sono rimasto basito dall'udire una simile affermazione considerata ..."una perla di saggezza." Personalmente credo che il punto vero e reale sia da trovarsi altrove, nel cosiddetto "uovo di colombo": se stessimo ad analizzare, magari anche caso per caso, sciagure simili potremmo vedere come gran parte di esse, se non addirittura la totalità, altro non sia che la prevedibile conseguenza di comportamenti asfissianti e paranoici dei quali la vittima aveva sempre fatto segnalazione alle Forze dell'Ordine.Nella mia carriera di legale ho dovuto affrontare almeno un paio di situazioni analoghe che ancora non hanno trovato soluzione, nel senso che i comportamenti violenti - tanto fisicamente quanto psicologicamente - da parte dell'uno proseguono così come non trova serenità la pace turbata dell'altro; purtroppo - e questo non a detta mia ma di magistrati anche amici ai quali mi sono rivolto - "la Legge italiana lega le mani alla Giustizia stessa" tanto che non si possa immaginare di auspicarsi un intervento risolutore da parte di alcuno finchè..."non vi scappi il morto". Bene, ritengo questo sia il vero nodo da sciogliere:smettiamola di considerare chi cerca aiuto o chi si sente vittima lui o lei stessa un maniaco od una pazza. Diamo ascolto a chi si rifugia nella Giustiza ancora credendoci e forse riusciremo a prevenire prima di comprendere che non vi sia piu' alcuno da curare.