sabato 13 agosto 2016

Controlli nei porti. In questi giorni si parla moltissimo del livello di allerta e delle conseguenti misure di prevenzione attuate nei nostri porti: assistiamo a code, attese e quanto altro. Perdonatemi ma io vorrei spezzare una lancia a favore del nostro Governo che non nascondo di non amare particolarmente ma che, in questo caso, reputo agire degnamente. Da scrittore mi sono spesso chiesto quanta noncuranza vi fosse nei controlli durante gli imbarchi sui nostri traghetti e quanto facile potesse essere per un potenziale terrorista colpirci proprio lì. Non ho mai scritto alcunchè a riguardo per la semplice ragione per cui reputo sia sempre meglio evitare di innescare strani meccanismi inculcando idee malsane in assoluto....Ma leggendo e sentendo di quanto sta accadendo oggi ho ritenuto non piu' un tabu' parlarne: stiamo combattendo una Guerra subdola contro un nemico invisibile nella quale non esiste un Codice nè un'Etica. Personalmente mi sentivo molto piu' in pericolo nei tempi in cui imbarcarsi su di un traghetto era la cosa piu' semplice ed esente da controlli che si potesse immaginare. Ma ci pensate? Fino a ieri chiunque avrebbe potuto portare a bordo qualsiasi cosa senza nemmeno rischiare il controllo: ti guardavano la carta d'imbarco e nulla piu'. Diciamo forse che siamo rimasti un po' a dormire sotto questo aspetto e che, con le tecnologie attuali, qualche procedura piu' rapida sarebbe potuta essere individuata ma tant'è ed io comunque plaudo al lavoro delle Forze dell'Orine ed a queste misure che, anche se magari scomode, certamente sono atte a garantire la nostra incolumità.