martedì 31 ottobre 2017

La soppressione del Corpo Forestale

La riforma Madia ha voluto l'accorpamento del Gruppo Forestale dello Stato con Carabinieri e Vigili del Fuoco e, forse, non sempre "tagliare" puo' essere una scelta saggia. L'Italia sta bruciando non certo a causa di questo cambiamento ma un concorso di colpa notevole deve essere rilevato. Innanzitutto la Forestale svolgeva un'importantissima opera di prevenzione e controllo sul territorio che, venuta a mancare, ha con ottima probabilità, lasciato ampio spazio alla fantasia malata di piromani o anche solo di distratti campeggiatori la cui opera, volontaria o colposa, ha per certo dato innesco agli eventi di queste settimane. I Forestali, prima del 2017, erano ottomila. Da quest'anno solo trecentosessanta sono stati inseriti nel Corpo dei Vigili del Fuoco mentre milleduecento sono stati assegnati alla Pubblica amministrazione e ben seimilaquattrocento ai Carabinieri, Corpo che non opera nell'antincendio. La Forestale era particolarmente preparata per il caso di incendi boschivi, materia non di competenza per mezzi ed esperienza, dei Vigili del Fuoco; gli appartenenti ai DOS, Direttori Operativi degli Spegnimenti, sono stati redistribuiti senza criteri tra scrivanie ed Arma dei Carabinieri invece di essere riassegnati automaticamente alle mansioni d'origine. In un colpo solo sono state cancellate eccellenze nella prevenzione e nell'intervento sul territorio in nome del risparmio, nessuno lo mette in dubbio ma a farne le spese, mi sembra, sia un patrimonio difficile da risarcire.

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